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Novena di San Giuseppe – Rito di ammissione agli ordini sacri

Quest’anno, cogliendo l’opportunità che ci ha dato il Santo Padre Francesco donando alla Chiesa un anno dedicato a San Giuseppe, il Collegio Pontificio Internazionale Maria Mater Ecclesiae ha voluto commemorare in un modo speciale la novena a lui dedicato, a San Giuseppe.

In più, quest’anno abbiamo avuto la gioia di concludere questa novena con una cerimonia presieduta da Mons. Lorenzo Leuzzi (vescovo di Teramo-Atri) per il rito di ammissione agli ordini sacri di 7 seminaristi.

La novena è costituita in un tempo di 20 minuti includendo una breve riflessione, preghiera e conti.

 

1º giorno

L’amato Padre, organizzata dalla comunità messicana. Il diacono Sergio Vallejo ha fatto la riflessione: “San Giuseppe uomo umile e giusto agli occhi di Dio, che si ha fatto dono totale di se, e cooperatore della opera di salvezza. Così come ha protetto al Bambino Gesù, affidiamoci alla protezione di San Giuseppe che sempre ci accompagni nella nostra vocazione, essendo servitore silenzioso è giusto costudisca il nostro FIAT al Signore.”

“Nutritor Domini” -Ora pro nobis

 

2º giorno

Il gruppo di colombiani sono stati incaricati di dirigere la riflessione. In concreto, il seminarista Santiago Toro ha condiviso un pensiero su San Giuseppe padre nella tenerezza

Gesù ha visto la tenerezza di Dio in Giuseppe. Egli gli ha insegnato a camminare, tendendolo per mano: era per lui come il padre che solleva un bimbo alla sua guancia, si chiamava su di lui per dargli da mangiare. (Cfr. Lett. ap. Patris Corde (8 diciembre 2020))

 

3º giorno

La comunità di El Salvador ha guidato la  preghiera de la novena.

In questo momento, San Giuseppe è stato visto sotto il profilo di Padre nella obbedienza.Obbedienza nell’obbedire a Dio. Di questo santo abbiamo tanto da imparare: obbedienza a prendere con se a Maria come moglie, obbedienza ad andare a Betlemme, obbedienza nel fuggire a Egitto, obbedienza nel tornare a Nazareth.

La vita di San Giuseppe è una vita guidata da Dio ma dove la collaborazione di San Giuseppe alla volontà di Dio è stato totale.

 

4º giorno

Comunità Europa – L’accoglienza

San Giuseppe è l’uomo al quale Dio ha voluto affidare i due beni più preziosi di tutta la storia: Dio ha scelto lui. Ha messo Maria e Gesù nelle sue mani: mani vere, mani di falegname, mani sante. San Giuseppe li ha accolti, nel silenzio e senza alcuna esitazione.

Dio propone, e San Giuseppe risponde accogliendo; l’atto della sua accoglienza è un atto in certo senso “passivo”: ciò che San Giuseppe fa è aprirsi; apre il suo cuore, la sua vita, rendendosi disponibile ad abbracciare con tutto se stesso i piani del Signore.

La sua figura è centrale per la vita del sacerdote e certamente anche per chi si prepara al sacerdozio: così come San Giuseppe, senza proferire verbo, accolse Maria, già incinta di Gesù, allo stesso modo il Signore chiede a noi di accogliere – con gli stessi sentimenti e atteggiamenti di San Giuseppe – ciò che Dio oggi desidera mettere nelle nostre mani: la Sua Santa Chiesa, che – come Maria – custodisce il tesoro più prezioso: la Santissima Eucaristia.

 

5º giorno

Comunità indiana – Coraggio creativo di San Giuseppe

Quando stiamo attraversando una circostanza difficile, siamo chiamati a coltivare ed estendere in noi qualità che prima non pensavamo di avere. Dio ha agito fidandosi del coraggio creativo di Giuseppe. San Giuseppe ci sprona a trasformare un problema in una possibilità, ricorrendo al nostro coraggio creativo, confidando sempre nella provvidenza divina.

 

6º giorno: la comunità indiana

San Giuseppe, “CUSTODE DEI MISTERI DELLA SALVEZZA” la cui vita interiore è stata così intensa e profonda, fai comprendere sempre più ai nostri sacerdoti che il loro ministero sulle anime è in proporzione al loro spirito di fede, di speranza e di carità. Sei stato il responsabile della casa di Dio a Nazareth, il dispensatore dei doni divini, il custode del pane di vita, anche i preti lo sono! Hai portato, protetto, ed elevato il Corpo di Gesù, anche i preti lo fanno! Gesù ti era sottomesso in tutto, Egli è sottomesso nel corso dei secoli ai suoi amici sacerdoti, in modo ancora più ammirevole nel ministero della transustanziazione! Rendiamo grazie a Dio con la tua sposa, la Santissima Vergine Maria, Madre di tutti i sacerdoti, e con te, San Giuseppe, per le meraviglie di cui tu hai visto le primizie portate a compimento da Gesù nel Sacerdozio della Chiesa. Amen.

7º giorno

La comunità africana ha guidato la riflessione vedendo in San Giuseppe un padre nell’ombra

O Giuseppe, padre verginale di Gesù, purissimo sposo della Vergine Maria, prega per noi ogni giorno, affinché, muniti delle armi della Grazia di Gesù, figlio di Dio, lottando come si deve nella vita,

veniamo incoronati da Lui nella morte.

Gesù, Maria, Giuseppe, Vi affido il cuore e l’anima mia.

Gesù, Maria, Giuseppe, assistetemi nell’ultima battaglia.

Gesù, Maria, Giuseppe,

che la mia anima se ne vada in pace con voi.

Amen

 

8º Giorno

Comunità africana

Signore, che hai scelto a San Giuseppe come padre putativo di Gesù, e lo hai onorato con il titolo glorioso di fidanzato delle Regina vergine, concedici, per mezzo dei meriti di questo grande santo, la purezza corporale, la santità dell’anima, il pane di ogni giorno, la grazia di una buona morte e il pregio di andare a lodarti al Cielo, con Gesù, Maria e Giuseppe! Amen.

 

Nel 9º giorno, sono stati celebrati i vespri solenni alla festa di San Giuseppe.

 

 

 

 

 

 

Il 19 marzo, il vescovo Mons. Lorenzo Leuzzi, ha presieduto la ceremonia del rito di ammissione agli ordini sacri. 7 seminaristi sono stati accettati, tutti di 1º anno in teologia: 2 dal Messico, 2 dalla Nigeria e 3 dal Sud-Sudan. Nella sua omilia, il vescovo ha ribadito l’idea che “il sacerdote deve essere con San Giuseppe: stabile nel governo, nella guida delle anime, custode come San Giuseppe. Un percorso impegnativo ma il Signore ha posto la fiducia in ognuno di noi. Con questa certezza della fiducia di Dio dobbiamo svolgere con impegno, fedeltà il ministero sacerdotale.”