Ordinazioni di rito Siro-Malabarese
“Amate a stare con Lui”
Questo sabato 23 maggio 2020, 7 seminaristi provenienti dall’India hanno ricevuto ministeri liturgici previ all’ordinazione presbiterale per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria di S.E. Mar Stephen Chirappanath, Visitatore Apostolico per i fedeli di Rito Siro Malabarese in Europa. Infatti, i seminaristi Georgy Cherian della diocesi di Irinjalakuda e Georgekutty Kandathil Raju della diocesi di Thuckalay hanno ricevuto il ministero del lettorato. Jake Thomas, dalla diocesi di Faridabad-Delhi ha ricevuto il ministero del suddiaconato. Infine, Tony Kanjirathinkal Mathew dalla diocesi di Adilabad, Sinoj Mathew Neelankavil dalla diocesi di Trichur, Manuel Babu dalla diocesi di Palai e Jaikumar Rodda dalla diocesi di Adilabad hanno ricevuto l’ordinazione diaconale.
«Secondo un’antica tradizione, S.Tommaso, il discepolo evangelizzò prima la Siria e la Persia (così riferisce Origene, riportato da Eusebio di Cesarea, Hist. eccl. 3,1) poi si spinse fino all’India occidentale (cfr. Atti di Tommaso 1-2 e 17ss), da dove infine raggiunse anche l’India meridionale». (Benedetto XVI, Udienza generale, 27 settembre 2006). La Chiesa che nasce dall’attività dell’Apostolo S. Tommaso, conosciuta tradizionalmente come la Chiesa dei cristiani di san Tommaso, oggi viene chiamata Chiesa siro-malabarese. Questa Chiesa, insieme alle altre tre, cioè Caldea-cattolica, Assira dell’Oriente e Antica dell’Oriente, condividono la stessa tradizione siro-orientale, erroneamente chiamata “nestoriana” (cfr. Dichiarazione cristologica comune tra la Chiesa cattolica e la Chiesa Assira dell’Oriente, 11 novembre 1994). La chiesa Siro-Malabarese ha sempre mantenuto la vera fede, ricevuta in eredità dall’apostolo Tommaso, e rimane ancora oggi una vigorosa Chiesa orientale, ricca del Vangelo e della Tradizione e viva nell’impegno della testimonianza della vita cristiana. Questa Chiesa è «coronata come una sposa e colma di ogni grazia e benedizione» (dal Qurbana).
Mar Stephen Chirappanath – nella sua omilia – diceva che era contento di essere in questo luogo di preghiera e d’incontro di persone al servizio di Dio. Il Vangelo di San Marco scelto era sulla chiamata dei 12 discipoli. Sua Eccelenza ha voluto sofermarsi su due aspetti del Vangelo: lo stare con il Signore e l’essere mandato. Il vescovo spiega – facendo referenza al primo punto – che è “il desiderio del Maestro per i suoi discepoli ed è il nocciolo del discepolato”. Fa referenza a San Giovanni Paolo II quando lui diceva che “la preghiera fa il sacerdote. Attraverso la preghiera il sacerdote diventa sé stesso.” Nel secondo punto, la Sua Eccelenza ribadisce sul mandato missionario. Citando a Pablo VI, il discepolo di Cristo deve avere la “coscienza viva della sua vocazione come strumento di Cristo al servizio degli uomini.” Inoltre diceva il vescovo che “in quanto più preghiera, quanto più ci avrà chiarezza del mandato, quanto più chiarezza della sua identità come sacerdote.” Alla fine della sua omilia, ricalca che questi giovanni seminaristi hanno ricevuto il “privilegio di una chiamata speciale: lo stare con Lui ed l’essere mandato da Lui.”
La ceremonia si è svolta in un clima di grande gioia e anche di molta gratitudine al Signore, che in questi momenti difficili per il mondo intero, ha voluto regalare a questi seminiristi i suoi diversi doni tramitte i differenti ministeri liturgici. Il Collegio ha partecipato come una unica famiglia in questo evento tanto speciale per questi seminaristi e le loro famiglie. Ci siamo uniti tramitte i mezzi tecnologici per poter transmettere la ceremonia online. Così abbiamo fatto presente a tutte le loro famiglie in questa capella del Pontificio Collegio Internazionale Maria Mater Ecclesiae. Nonostante il fatto di non poter stare con noi fisicamente, li abbiamo fatti vicini a noi con questi mezzi e per la preghiera.
Preghiamo adesso per questi nuovi diaconi perchè possano realizzare il loro ministerio stando con Cristo e compiendo il suo mandato di essere inviati per il suo gregge.
I quattri diaconi:
Il suddiacano
I duo seminaristi che hanno ricevuto il ministerio del lettorato