Messaggio per l’Avvento
Avvento: è tempo di svegliarci!
Cari amici,
questo mese inizia con la celebrazione della prima domenica di Avvento e quindi con l’apertura del nuovo Anno liturgico. La Parola di Dio che la liturgia ci proporrà in queste settimane che precedono il Natale è ricca di richiami e raccomandazioni: nelle prime due settimane è forte l’esortazione alla vigilanza e alla conversione; nei giorni che precedono il Natale, saremo chiamati a vivere con speranza e con gioia il mistero dell’Incarnazione.
Nell’attendere il Santo Natale, dunque, è necessario che il nostro cuore, spesso sopito e quasi anestetizzato dalla routine quotidiana, sia scosso e si desti: «È ormai tempo − ci dirà san Paolo − di svegliarvi dal sonno, perché adesso la nostra salvezza è più vicina di quando diventammo credenti. La notte è avanzata, il giorno è vicino. Perciò gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce» (Rm 13,12-13). Approfittiamo di questo “tempo forte” per mettere da parte i nostri affanni, le nostre preoccupazioni, le nostre corse, e fermiamoci, lasciando un po’ di spazio a Gesù, che vuole entrare nel nostro cuore. L’Avvento, infatti, secondo san Bernardo, ci invita e ci prepara a una triplice venuta di Gesù! La prima si riferisce al momento dell’Incarnazione del Figlio di Dio, avvenuta oltre duemila anni fa. La seconda è quella che segnerà la fine dei tempi, quando Gesù verrà come Giudice supremo, “a giudicare i vivi e i morti, e il suo Regno non avrà fine”. E per finire, la terza, che riguarda ciascuno di noi, la nostra fede: Gesù vuole venire ed entrare nella nostra storia, nella nostra vita e nel nostro cuore, per donarci forza, gioia e pace. Con la sua venuta, tutto sarà compiuto: «Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. Allora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto, perché scaturiranno acque nel deserto, scorreranno torrenti nella steppa. La terra bruciata diventerà una palude, il suolo riarso sorgenti d’acqua. Ci sarà un sentiero e una strada e la chiameranno via santa; nessun impuro la percorrerà. Sarà una via che il suo popolo potrà percorrere e gli ignoranti non si smarriranno. Non ci sarà più il leone, nessuna bestia feroce la percorrerà o vi sosterà. Vi cammineranno i redenti» (Is 35,5-10). Questa è la grazia che il Signore vuole donare a ciascuno di noi se lo lasceremo entrare nella nostra vita!
È questo l’augurio che rivolgo a tutti voi, per questo tempo di Avvento e per il Santo Natale: giungere a sperimentare con gioia in questa vita l’incontro con il Signore, nostro Salvatore.
Buon Natale!
Il P. Dermot Ryan, L.C. è Vice-rettore dal 2019 della comunità dei sacerdoti studenti del Collegio Maria Mater Ecclesiae. Lavora nella Congregazione dei vescovi nel Vaticano da marzo 2006.